TELEFONATE EFFICACI: COME SI FA?
Telefonate efficaci: come si fa?
Andando a guardare i miei video, che ho pubblicato su YouTube, ho notato che quello sulle telefonate efficaci ha ottenuto quasi 50.000 visualizzazioni. Mi sono chiesto quale fosse il motivo per cui questo video avesse avuto tante visualizzazioni, ma soprattutto: perché questo video rispetto agli altri? Perché proprio quello sulle telefonate efficaci?
Il fatto è che fare le telefonate efficaci interessa moltissime persone, in quanto al giorno d’oggi usiamo moltissimo il telefono sia in ambito lavorativo che personale.
Come si può riuscire davvero a fare telefonate efficaci?
Innanzitutto bisogna essere coscienti del fatto che al telefono abbiamo a disposizione solo la nostra voce; gli studi dicono che la voce, in una normale comunicazione, abbia un peso sull’efficacia della comunicazione stessa del 30% circa. Pertanto, già nel modo di comunicare dal vivo, la voce ha il suo impatto con una incidenza molto importante. Ebbene, durante una telefonata chiaramente incide al 100%, affinchè le nostre risultino telefonate efficaci. Quindi significa che usare tono, volume, pause, velocità, timbro, ritmo, nel giusto modo cambia radicalmente la percezione che gli altri hanno di quello che stiamo dicendo, ma soprattutto fa la differenza tra telefonate efficaci e telefonate inconcludenti. Profilare, per ottenere telefonate efficaci, significa capire attraverso gli elementi della voce che ho citato, quali di questi possono rappresentare gli stati d’animo del nostro interlocutore.
Inoltre le parole stesse che usano le persone ci possono già dare molte informazioni sul loro modo di essere e sul loro modo di pensare.
Se ad esempio al telefono mi viene detto: “Devi assolutamente essere puntuale a questo appuntamento”, si tratta con ogni probabilità di una persona con uno stato dell’Io di tipo “genitore” (4° pilastro della profilazione) in quanto questa categoria tende a dare e rispettare regole in modo abbastanza rigido. Quindi chi ne fa parte usa molto spesso parole che impartiscono ordini come appunto il “devi”. Usare il “devi” durante le telefonate efficaci significa dare un ordine e le persone mal digeriscono gli ordini, a meno che non siamo in ambito gerarchico e siamo noi a comandare. Altrimenti nei rapporti sociali paritari il devi funziona poco, irrita, e spesso rende le persone con cui lo usiamo meno collaborative. Una persona meno rigida, userebbe quindi parole come “vuoi” oppure “puoi”, che in PNL vengono chiamate operatori modali. Attenzione, durante le vostre telefonate efficaci, gli Stati dell’Io delle persone non sono sempre gli stessi e infatti possono variare a seconda del contesto nel quale si trovano (casa, lavoro, svago, ecc…) e dello stato emotivo.
Sempre parlando di telefonate efficaci, gli elementi non verbali della voce (3° pilastro) rappresentano il 100% del non detto, perché manifestano soprattutto le emozioni delle persone: ad esempio un tono di voce normale e tranquillo denota uno stato d’animo pacato, sereno, composto, mentre invece un tono di voce autoritario e allarmato, denota ansia, paura, preoccupazione, rigidità. Badate bene, sembrano cose scontate ma in realtà siamo poco consapevoli di queste “impressioni” che diamo agli altri e che riceviamo da loro. Il cervello, infatti, tende a ignorarle durante l’ascolto, le cancella, le considera “non utili” oppure ce le rende informazioni troppo generiche o generalizzate che non bastano per poter profilare la persona che sta dall’altra parte del filo e di certo non bastano per rendere le nostre telefonate efficaci. Stai attento a come parli, a come parlano gli altri e usa molta più consapevolezza durante le tue telefonate!
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