Sport e Profilazione? Accoppiata Perfetta
La profilazione vincente la fai su te stesso!
Indipendentemente dal fatto che frequenti sala pesi, piscina, atletica, running, spinning, danza o qualsiasi altra attività fisica, prima o poi arriverai ad un punto in cui ti sentirai poco motivato, e vorrai addirittura allontanarti dal mondo dello sport.
La cosa più importante che puoi fare in quei momenti è capire te stesso e il motivo per cui pratichi un determinato sport. Si hai capito bene, conoscere te stesso! Questo è sicuramente il passo giusto per riprendere la tua motivazione e ripartire con grinta.
Innanzitutto chiediti se sei soddisfatto dei risultati ottenuti o vorresti di più. Poniti le giuste domande fino a quando non ritroverai lo stimolo giusto per continuare nel tuo allenamento. Ma soprattutto devi capire qual è la tua leva motivazionale e puoi farlo conoscendo il tuo metaprogramma preferenziale. Conoscere te stesso grazie agli strumenti di profilazione ti aiuterà a rispondere ai quesiti che ti sei posto e a migliorare il raggiungimento del tuo obiettivo nello sport che pratichi, che sia esso solo a finalizzato a un semplice miglioramento che ha uno scopo ben preciso, come ad esempio vincere una gara o partecipare ad un saggio.
La profilazione nello sport serve a vari livelli, dall’atleta, all’allenatore, al coach. Se rientri in queste ultime due tipologie di sportivi saprai che non è semplice mantenere carichi, motivati e intraprendenti i tuoi atleti e dare loro la giusta grinta ogni giorno, ma la cosa più difficile in assoluto è sicuramente capire cosa devi fare e in quale maniera la devi fare per poter mantenere alto l’impegno di ognuno di loro in quello sport. Per un leader sportivo è fondamentale conoscere i suoi atleti per capire come devono essere motivati. Questa è la vera sfida perché sono tutti soggetti diversi tra loro e tra questi ci possono essere “visivi”, “auditivi” e “cinestesici” per cui ognuno percepisce in maniera differente i tuoi incoraggiamenti nello sport per il quale alleni. E se un “visivo” ha uno stato dell’io “bambino” in un determinato momento, come devi comportarti? E come gli devi parlare?
Non c’è problema, se impari a gestire gli Stati dell’Io sarà tutto più semplice nel tuo mondo dello sport. Saprai motivare come vuoi i tuoi sportivi senza sprecare energie inutili o fare grossolani errori di comunicazione, come spesso capita.
Quindi, caro sportivo, rimboccati le maniche e conosci te stesso o gli altri grazie alla profilazione per poter raggiungere i tuoi obiettivi senza temere di diventare pigro, perdere la voglia o l’entusiasmo necessario per praticare lo sport che ami.