I disabili dell’udito meritano un posto nella società civile
Ho conosciuto Daniele Regolo di recente in un evento MarcheIn, social network di cui faccio parte come Segretario, e mi sono emozionato. Quando dico emozionato intendo che avevo la pelle d’oca sulle braccia dall’emozione. Che tipo di emozione? Quella di sentire uno speech fantastico, dal mio punto di vista di comunicatore efficace, fatto da una persona che non conoscevo, di cui non ero stato messo a conoscenza della sua disabilità; un ‘intervento bello nella sua espressività, nella mimica facciale, chiara ed empatica, nella gestualità coerente e allineata alle parole usate, nella postura propositiva e coinvolgente. Insomma mi sono ritrovato a pensare: “questo sì che è un comunicatore efficace!”
Mentre, come coach della serata, sto commentando il suo intervento ad un certo punto mi dicono sottovoce “mettiti davanti a lui mentre parli”. “Perché” mi dico “Mica è cieco…….”
Poi improvvisamente capisco: non ci sente. E lì partono i brividi di emozione, nel riscontrare, ancora una volta, quanto è straordinario l’uomo nel sopperire e porre rimedio alle carenze sensoriali che a volte colpiscono la sua persona. Nel caso di Daniele una performance comunicativa fuori dal comune, che neanche il più esperto conoscitore del public speaking saprebbe eseguire, con la sua spontaneità e forza.
Questa é la testimonianza più sincera che avrei potuto fare su quanto mi é successo con Daniele Regolo.
Spero davvero di poter fare qualcosa di utile per aiutare i disabili dell’udito ad essere più efficaci nella loro comunicazione, in un colloquio di lavoro, con i colleghi. Anche se é più probabile che sia io ad avere di più da imparare!
Voglio linkarvi un suo post intitolato Face to Face di Lorenzo Kamel dove, leggendolo, potrete vederlo in faccia e conoscerlo meglio.
A presto.