Il tronco d’albero
L’altro giorno stavo cercando di rendere utilizzabili i rami, ahimè, caduti dal pino secolare del mio giardino, a seguito della copiosa nevicata di metà gennaio, cercando di trasformarli in legna da camino. Alcuni rami erano veri e propri tronchi, con un diametro di circa 20 cm. Ho pensato: “Troppo grossi da tagliare a mano. Meglio tagliare solo quelli sottili”. Così ho cominciato a tagliare, con la mia seghetta, i rami piccoli, uno a uno, raccogliendo poi anche le pigne, che servono a formare la brace iniziale. Memore del mio pensiero mi sono detto: “Ma come, ai corsi spieghi agli altri come superare le convinzioni limitanti e poi tu stesso ti arrendi di fronte alle difficoltà create dalla nostra mente?” Ad un certo punto è iniziato un curioso dialogo interno, tra me e me fatto da due voci, dove una spingeva per lasciare perdere i rami grossi, troppo grandi da tagliare a mano con un semplice seghetto, troppa fatica, ecc. ecc. mentre l’altra lottava per superare le immagini mentali demotivanti, che tendevano a far sì che lasciassi perdere, e insisteva affinché mettessi in pratica tutto quello che insegno giornalmente alle persone, ovvero che le nostre limitazioni spesso sono frutto di immagini mentali e frasi depotenzianti, che spingono a lasciar perdere perché non si può, perché non ce la si fa, perché non conviene, ecc. È stato molto divertente, perché la voce, chiamiamola potenziante diceva a quella depotenziante: “Ma che figura mi fai fare? Francesco spiega queste cose tutti i giorni ai corsi e tu vorresti prevalere facendogli credere che le convinzioni limitanti sono la realtà? Beh, non ci sto!” Così mi sono convinto a provare a tagliare il ramo grosso con il seghetto, con la voce depotenziante, più flebile, ma ancora presente, che, guardando il tronco continuava a borbottare “Guarda qua, faremo molta fatica. Ma ne vale la pena? Ma perché dobbiamo proprio farlo? Suderemo molto. Chissà quanto ci vorrà!” E così via. Ad un certo punto, tornato in me definitivamente, ho preso il controllo della mia mente e mi sono ricordato di una frase che un corsista ha detto in aula, a tutti, durante un mio corso, tenuto a Rimini un paio di mesi fa, Questo ragazzo, raccontava che quando va in mountain bike, e si trova a dover scalare una salita impegnativa, usa mentalmente una frase, molto potenziante, che lo aiuta a sentire meno la fatica e a pedalare con forza e lena, sicuro di raggiungere la vetta. La frase che usa è PIANO PIANO, IO TE SPIANO.
Così, un po’ per gioco e un po’ per sfida mi sono detto, mentre tagliavo il tronco con il seghetto: “PIANO PIANO IO TE SEGO TUTTO”. Così ho cominciato a segare, con convinzione, con decisione e fermezza. Quando il braccio si stancava e mi doleva (non essendo abituato a segare rami a mano) mi fermavo, e, senza esitazione, riprendevo quasi subito. Ho segato il tronco in meno di cinque minuti (vi assicuro che il seghetto era molto….. limitato, con una lama di appena 25 centimetri), senza sudare e con una determinazione feroce che, pur essendo esagerata per il contesto, ho voluto tirar fuori proprio per dimostrare a me stesso che tagliare quel tronco sarebbe stata una passeggiata.
Così è stato.
Mi rendo conto che il racconto è molto banale nella sua semplicità, ma ancora una volta ho verificato quanto il potere di una convinzione possa essere così potente da superare ogni timore, ogni tentennamento, ogni paura, ogni esitazione. La nostra mente, amici, a volte è una formidabile cassa di risonanza negativa rispetto alle difficoltà che incontriamo tutti i giorni. Bene, sappiate che alla base di tutto ciò, non c’é nulla di vero, né di reale, ma solo immagini mentali e proiezioni negative che il nostro cervello tira fuori dalle nostre esperienze negative immagazzinate, dalle frasi depotenzianti che ci hanno sempre detto, dai filtri negativi che si sono formati e stratificati nel tempo, dall’infanzia a oggi, da quello che ci propinano i notiziari, dalle notizie negative che si susseguono senza sosta, nel nostro panorama quotidiano di vita vissuta. La realtà è ben diversa: è fatta dalle cose che facciamo ora e che faremo in futuro
Un consiglio da amico e da coach: liberatevi delle immagini negative, dalle frasi depotenzianti e FOCALIZZATEVI solo sul problema e su come risolverlo, cancellando tutto il resto, tutte le voci, tutte le paure e le proiezioni mentali.
Vi auguro, come sempre ogni bene.