Come risolvere i problemi usando il giusto livello di pensiero.
Nell’ultimo numero del magazine Why Marche come facilitatore di processi relazionali ho pubblicato un articolo che parla di come si possono risolvere i problemi che quotidianamente si affollano nella nostra vita. In un momento come questo le parole “problemi” e “crisi” sono, ahimè, all’ordine del giorno. Vediamo di approfondire ulteriormente le tematiche dell’articolo in modo da dare qualche strumento pratico e fruibile a tutti coloro che vogliono impegnarsi davvero a risolverli.
Come citato nell’articolo diceva Albert Einstein: “i problemi che abbiamo non possono essere risolti allo stesso livello di pensiero che li ha generati”. Bella frase, forse un pò complessa. Parto, allora da un presupposto, che sembra banale ma se applicato e capito ci aiuta enormemente: se ho un problema e non faccio nulla per risolverlo. il problema non si risolverà! Aggiungo che se ho un problema e provo a risolverlo in un modo, senza successo, non posso continuare a tentare di risolverlo nello stesso modo: DEVO CAMBIARE MODO. Il problema, spesso, é proprio questo: non riusciamo a trovare soluzioni, perché non le vediamo, o perché ci sembrano inattuabili, irrealizzabili. In sostanza noi, con le nostre convinzioni, siamo il primo ostacolo e limite alla soluzione: se non ci crediamo, come pensiamo di riuscirci?
E allora che fare?
La PNL in questo senso, ci dà una grossa mano. Generalmente non uso molto questo termine che ai più risulta sconosciuta e senza significato. La PNL è un modello di comunicazione (con se stessi e con gli altri) che spiega, tra le tante cose, come modificare l’atteggiamento e il comportamento, attraverso l’uso delle parole, delle frasi e delle domande, e dei pensieri in modo da modificare i nostri modelli mentali, acquisiti con anni di educazione, tradizioni, esperienza e convinzioni che FUNZIONANO MALE. Se dirigo i miei pensieri su qualcosa, il mio cervello si focalizzerà su quel qualcosa e trasmetterà sensazioni, stati d’animo, emozioni che ci faranno stare bene o male. Se guardo un film dell’orrore, e mi concentro sul film, avrò una sensazione di paura. Se penso al mio primo bacio é probabile che sarò contento ed emozionato positivamente. Sembra banale. Il problema é che spesso lasciamo che i nostri pensieri siano portati dove ALTRI vogliono che vadano: telegiornali, notizie negative continue, racconti tragici, e così via. Dobbiamo riacquistare la capacità di pensare a quello che vogliamo noi senza farci condizionare da ciò che, dall’esterno, ci viene continuamente propinato.
IL NOSTRO STATO D’ANIMO E’ LA CONSEGUENZA DEI NOSTRI PENSIERI!
Provate a pensarci. Se litigate con qualcuno é probabile che la vostra mente rimugini all’infinito sulle dinamiche della litigata, i dialoghi, il detto e il non detto. Spesso proiettiamo tutto nella fantasia: se avessi detto, se non avessi detto: uno spreco di energia mentale.
Il problema è che quando siamo preoccupati, ansiosi, paurosi, stressati, depressi, non riusciamo a pensare ad altro. È un turbinio di messaggi negativi che si accavallano.
Qual é la soluzione?
Pensare ad altro, fare altro. Sforzarsi a farlo. Dirottare altrove il flusso dei pensieri. che, attenzione, non vuol dire far finta che la realtà non esista. Vuol dire SPOSTARE IL FOCUS dei pensieri. Di solito frequentare persone positive aiuta molto a spostare il focus, oppure chiedere aiuto a qualcuno che ha avuto i nostri stessi problemi e li ha risolti, dà uno spunto di riflessione. Spesso non chiediamo perché abbiamo paura di sentirci sminuiti, o non vogliamo far sapere agli altri che abbiamo un problema: niente di più sbagliato. Continueremo ad avere il problema e a ragionarci allo stesso livello di pensiero senza trovare soluzione alcuna. Per risolvere il problemadobbiamo cambiare livello. È un pò come dire che dobbiamo prendere l’ascensore e cambiare piano, vedere persone diverse, ambienti diversi, una luce diversa, arredi diversi, e così via.
Nella pratica questo si applica, ad esempio, prendendosi una giornata di ferie, facendo un viaggio, frequentando qualcuno che non vediamo da tempo, fare un corso, leggere un libro, fare meditazione (ovvero non pensare a nulla). Tutto questo aiuta il cervello e la mente a “liberare” idee, pensieri, suggerimenti che, finché sono attanagliato dal problema, non hanno modo di emergere.
A me capita spesso di viaggiare, in auto, in treno, in moto e in aereo. Per me sono tutte occasioni per “resettare” la mia mente e far emergere i miei pensieri. Di solito, dopo un viaggio di alcune ore, torno rinvigorito, con rinnovato entusiasmo, con nuove idee e soluzioni che immediatamente metto in agenda.
Uno dei miei formatori di PNL, Claudio Belotti, in un suo corso parla di dinamiche a spirale e spiega che in contesti diversi le persone si comportano diversamente, allineando i loro bisogni alla situazione. È un pò come dire che se naufrago in un isola deserta non sarà più un mio pensiero o una mia preoccupazione ricordarmi di mettere la sveglia per il giorno dopo o aggiornare la pagina di facebook. Il problema é che a volte facciamo fatica ad allinearci alla nuova situazione, oppure deve succedere qualcosa di traumatico per farci agire.
Non aspettiamo quel momento. Cambiamo i nostri pensieri, le nostre abitudini. Facciamo qualcosa di diverso, altrimenti nulla cambierà. L’aneddoto che segue vi farà capire meglio:
Due colleghi d’ufficio, ogni giorno, a mezzodì, sono al parco e si siedono sulla stessa panchina a mangiarsi un panino in pausa pranzo. Uno di loro tira fuori il suo panino, gustoso e farcito in modo ricco, e con soddisfazione comincia a mangiarlo. L’altro prende il suo panino, lo apre e con con rammarico e un pò sbuffando, lo addenta con nervosismo. Il collega, allora, gli chiede cosa c’é. “Sempre lo stesso panino al prosciutto, tutti i giorni. Sono stufo, non ne posso più”!” Dice lui. Allora l’amico replica: “Beh, dì a tua moglie di preparartene uno diverso”. E lui ribatte: “Ma io vivo da solo…..!
Se non fai nulla, nulla cambierà. Almeno, però non lamentarti!
Francesco